La configurazione delle saldatrici Elettrolaser: i nostri consigli per risultati sempre impeccabili

Le saldatrici Elettrolaser sono studiate in modo da essere non solo affidabili e precise, ma anche user friendly, comode e semplici da settare e utilizzare.

Il nostro settore Ricerca e Sviluppo è particolarmente attento a tutti questi aspetti, che ci permettono di fornire ai nostri clienti strumenti che possono essere utilizzati con soddisfazione dopo un periodo di formazione molto breve. I tecnici Elettrolaser sono sempre a disposizione per effettuare sessioni di training e re-training degli operatori, ma la nostra esperienza ci ha insegnato che, normalmente, bastano poche ore per diventare autonomi nell’utilizzo della saldatrice e per potersi poi specializzare, con l’esperienza, nello svolgimento di lavorazioni specifiche.


Il settaggio delle saldatrici Elettrolaser

Mettere in funzione una saldatrice Elettrolaser è molto semplice: una volta che la macchina è correttamente collocata presso la sede del cliente, collegata alla rete elettrica e dotata di pedale e microscopio, è sufficiente regolare gli oculari in posizione zero e avviare il caricamento dei vari programmi. Una volta che la saldatrice è avviata e sbloccata, una luce gialla intermittente sul display segnala l’attivazione del laser e la possibilità di procedere al settaggio dei valori del raggio, in modo da ottenere un fascio laser dotato di caratteristiche compatibili con la tipologia di lavorazione che si intende portare a termine.

Tramite il touch screen è possibile gestire i sei diversi parametri che regolano il raggio:

  • Power: questo parametro determina la potenza con cui il raggio va a colpire l’oggetto da saldare e va gestito con particolare attenzione, perché potenze troppo elevate possono provocare la bruciatura del metallo, invece della sua fusione; se, nel corso della saldatura, si nota che l’oggetto tende ad annerirsi è bene intervenire in primo luogo per ridurre la potenza, dato che il laser potrebbe essere troppo aggressivo. 
  • Time: questo parametro determina la durata dello sparo, e va regolato in rapporto al parametro power, dato che l’insieme dei due valori determina l’energia complessiva del raggio emesso. Il nostro consiglio generale è quello di impostare i due parametri con valori tendenzialmente simili, quindi di evitare di utilizzare tempi ridotti con potenze elevate, o al contrario potenze molto morbide con tempi lunghi, perché situazioni così sbilanciate potrebbero portare – a parità di energia complessiva emessa – a risultati non ottimali.
  • Spot: questo parametro fa riferimento al diametro del fascio laser e permette di determinare l’area di oggetto che verrà colpita dal raggio. Più lo spot è grande, più energia sarà necessaria per ottenere un determinato risultato, quindi se si allarga lo spot è necessario aumentare parallelamente anche l’energia, andando ad agire sui parametri power e time.
    • Frequenza: regolando questo parametro si imposta il numero di spari che vengono erogati dal laser a ogni pressione del pedale. La frequenza è autolimitata in rapporto ai valori di power e time, perché se si impostano una frequenza molto alta e una potenza elevata è possibile che il laser non riceva sufficiente corrente dalla rete elettrica; in questo caso, la macchina riduce automaticamente la frequenza, dando priorità al mantenimento di power e time impostati.
    • Gas: questo parametro permette di gestire un’elettrovalvola che regola l’emissione di argon nella camera di saldatura. L’argon viene utilizzato unicamente per la saldatura del titanio, dal momento che questo metallo quando viene colpito dal laser si ossida immediatamente, e quindi per ottenere una saldatura pulita e lucida è necessario eliminare l’ossigeno dall’ambiente. Normalmente, quindi, il gas risulta disabilitato, ma in caso di necessità si può impostare la sua attivazione per un certo numero di secondi; quando l’erogazione di gas è attiva, la prima pressione del pedale avvia l’uscita dell’argon mentre la seconda fa partire lo sparo vero e proprio.
  • Wave: regolando questo parametro è possibile modificare la forma dell’onda che genera il fascio laser. A parità di energia erogata, infatti, un’onda può avere varie conformazioni, che influiscono sul risultato di saldatura: un’onda regolare produrrà un esito diverso rispetto a un’onda slow plus, che inizialmente è meno potente e aumenta poi nel tempo. Gli interventi sul parametro wave permettono di regolare in modo estremamente accurato il proprio intervento, andando ad agire su differenze di pochi millisecondi.

Esempi di settaggio e applicazione delle saldatrici Elettrolaser

La regolazione dei diversi parametri permette di ottenere risultati di saldatura molto precisi, ma richiede un certo investimento di tempo. Per semplificare il lavoro degli operatori, quindi, le saldatrici Elettrolaser sono dotate di cento memorie che possono essere impostate dagli utenti; in questo modo, una volta identificato il set di parametri ottimale per una certa lavorazione, è possibile salvarlo e richiamarlo all’occorrenza. Le memorie sono anche sovrascrivibili, quindi è possibile modificarle o eliminarle quando non sono più utilizzate. 

Inoltre, per facilitare il lavoro di chi si affaccia per la prima volta all’utilizzo del laser, Elettrolaser fornisce insieme alla saldatrice anche un documento contenente alcune indicazioni relative ai parametri ottimali da impostare per la saldatura dei metalli più comuni. Questi parametri vanno comunque considerati come puramente indicativi, dal momento che lo spessore dell’oggetto da trattare e il tipo di lavorazione da portare a termine influenzano inevitabilmente il settaggio della macchina, e non è quindi possibile determinare dei set di parametri che siano sempre validi per il trattamento di uno specifico metallo. È possibile, però, fornire alcune indicazioni generali.

Se, ad esempio, si opera in ambito industriale e si deve effettuare una saldatura su uno stampo industriale in acciaio, normalmente è possibile impostare la macchina partendo da 1 kW di potenza e 1 millisecondo di tempo, per poi aumentare gradualmente e parallelamente i valori, fino a ottenere il risultato voluto. Ovviamente, se la lavorazione è già stata effettuata con successo su oggetti e materiali analoghi utilizzando potenze superiori, è possibile saltare i passaggi intermedi e impostare subito i parametri già testati.

Gli interventi di riparazione o costruzione di apparecchi ortodontici richiedono, normalmente, di andare ad agire su acciaio, cromo-cobalto e titanio e, anche in questo caso, il nostro consiglio è quello di partire con parametri di energia bassi, per poi andare a ottimizzarli con il tempo. Parzialmente diversa è, invece, la situazione di chi opera nel settore orafo, dal momento che in questo ambito ci si trova normalmente a trattare un range di materiali molto ampio, ognuno dotato di caratteristiche specifiche che influenzano i parametri da utilizzare per la saldatura. 

Uno dei materiali più complessi da saldare è l’argento che, essendo molto riflettente, impone di utilizzare potenze elevate, che però vanno gestite con attenzione per non bruciare e bucare l’oggetto, specie nel caso in cui sia molto sottile. Per ovviare al problema è possibile ricorrere ad alcuni trucchi, come ad esempio segnare con un pennarello nero il punto della saldatura, in modo da renderlo meno riflettente, oppure satinarlo leggermente nel punto di contatto del laser. In ogni caso, quando si trattano monili e materiali preziosi, è opportuno regolare il raggio laser in modo prudente, aumentando lentamente i valori e osservando via via la reazione del metallo e agendo di conseguenza.

Il miglior settaggio del laser viene quindi definito dall’utente nel tempo, a mano a mano che la sua confidenza con lo strumento aumenta e cresce la sua esperienza nel campo della saldatura laser. I tecnici Elettrolaser sono comunque sempre a disposizione dei clienti per fornire consulenza in merito al settaggio ottimale delle saldatrici: eventuali dubbi o situazioni problematiche possono essere risolti a distanza o, in caso di necessità particolari, inviando presso la sede un campione del materiale da saldare, per permettere ai nostri professionisti di valutare il caso specifico e individuare il set di parametri ideale per portare a termine la lavorazione prevista.

 


Se vuoi ricevere la guida al settaggio delle saldatrici Elettrolaser, in cui sono riportati i parametri di riferimento per la saldatura dei materiali più comuni, clicca sul bottone sottostante e contattaci!

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